Novità rivoluzionarie nella legge di bilancio 2025: cosa cambia per imprese e comuni?

La recente approvazione della legge di bilancio apporta cambiamenti significativi ai piani Transizione 4.0 e 5.0. In merito al piano dedicato alla prima fase, risulta che l’incentivazione per l’acquisto dei software sia stata abolita; altresì è stato fissato un vincolo sull’ammontare degli investimenti per i beni strumentali materiali, pari a 2,2 miliardi di euro. È importante notare che tale limite non include quegli ordini già effettuati che hanno visto anche la corresponsione degli acconti precedentemente alla pubblicazione della legge stessa. L’obiettivo primario delle suddette misure è quello del contenimento dell’indebitamento netto pari a circa x euro, da raggiungere entro il termine del 2026; ciò si traduce in una previsione favorevole sul fronte finanziario con un incremento annuale positivo.

Per quanto riguarda il piano relativo alla Transizione, le novità riguardano la possibilità ora conferita alle imprese secondo cui esse possono avvalersi del cumulo rispetto ad altri incentivi esistenti oggi nel panorama agevolativo italiano.

I termini riguardanti gli scaglioni d’investimento sono stati resi più uniformi fino a un massimo complessivo. Non mancano semplificazioni notevoli sui progetti gestiti dalle ESCo.

Concludendo, quindi, queste innovazioni rendono senza dubbio il piano più attrattivo e vantaggioso dal punto di vista commerciale-imprenditoriale, onde incoraggiare le aziende all’investimento nella sostenibilità ambientale attivando ulteriormente linee dedicate all’acquisto dei pannelli fotovoltaici, contemplando incrementi sino al 50%.

L’IRES Premiale: Incentivi per Investimenti e Occupazione

La misura relativa all’IRES premiale è stata altamente anticipata nella nuova legge di bilancio ed è destinata a stimolare significativamente l’investimento. Le aziende che decidono di reinvestire una percentuale minima pari al 30%, destinando questa cifra ad acquisizioni relative ai beni strumentali della categoria 4.0 o 5.0, potranno usufruire di una diminuzione dell’IRES pari al 4% sull’intero reddito realizzato nel corso del 2025. È imprescindibile però che le imprese soddisfino alcuni criteri specifici; tra questi figura l’impegno ad un investimento non inferiore ai 20.000 euro. È presente anche una stima riguardante quelle opportunità lavorative collaterali attivabili grazie ai risorse indirizzate attraverso tali finanziamenti; si parla di 134.000 posizioni lavorative nette nei restanti due anni compresi dal elemento triennale previsto 2023-2025.

I Nostri Consigli

Il webinar previsto per il 10 gennaio rappresenta una chance imperdibile per analizzare in profondità le conseguenze legate alla legge di bilancio 2025. Coloro che si affacciano per la prima volta su tali argomenti sono invitati a frequentare eventi introduttivi o corsi online miranti ad illustrare i principi base della gestione finanziaria pubblica unitamente alle principali linee guida delle politiche economiche. D’altro canto, gli esperti ed entusiasti nel campo possono trarre vantaggio dagli approfondimenti forniti dai webinar curati da ANCI ed IFEL, poiché offrono notizie rilevanti sui cambiamenti normativi recenti.

In sintesi, la legge di bilancio 2025 comporta numerose scommesse sia positive che problematiche, sia per le amministrazioni comunali che per il tessuto imprenditoriale. Diviene essenziale mantenersi aggiornati ed adeguatamente equipaggiati, onde ottimizzare l’uso delle nuove strategie previste dalle disposizioni legislative attuali allo scopo di favorire l’avanzamento socio-economico dell’intero paese.