Rivoluzione digitale nei musei: come le tecnologie cambiano il lavoro culturale

Scopri come le piattaforme digitali stanno trasformando il settore culturale italiano, offrendo nuove opportunità di formazione e miglioramento delle condizioni lavorative.

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  • Rivelazioni choc: cooperative coinvolte in caporalato con salari tra 5 e 6,50 euro l'ora.
  • Iniziative digitali come Job Digital Lab hanno formato 22.000 partecipanti dal 2020 e mirano a raggiungere altri 8.000.
  • Piattaforme come FMD Academy offrono corsi on demand per abilità digitali avanzate.

Negli ultimi anni, il lavoro all’interno dei musei, teatri e fiere in Italia si è trovato al centro di un’intensa analisi pubblica, dovuta principalmente allo scandalo che ha investito diverse cooperative coinvolte in pratiche di sfruttamento lavorativo. Questo quadro, rivelato da indagini approfondite a Milano, ha messo in luce come cooperativa, tra cui la Domina e la F. E. M. A., abbiano adottato modelli di impiego che ricadono sotto la definizione di caporalato, con lavoratori pagati tra 5 e 6,50 euro l’ora. Tale compenso indecoroso obbliga molti a ricorrere al supporto familiare o a intraprendere più lavori contemporaneamente per il proprio sostentamento.

Il problema del lavoro povero nei settori culturali è aggravato dai meccanismi delle gare d’appalto che privilegiano l’offerta economicamente più vantaggiosa, portando a un deterioramento delle condizioni di lavoro. Le offerte presentate sono spesso così al ribasso da causare una catena di riduzione delle tutele contrattuali, dei costi del lavoro e delle remunerazioni. Questa situazione di precarietà alimenta un effetto domino sulle vite dei lavoratori, che si trovano intrappolati in un circolo vizioso di basse retribuzioni e continue minacce di riduzione delle ore di lavoro.
La situazione all’interno del sistema culturale è paradossale: le stesse figure che garantiscono il funzionamento delle istituzioni culturali sopravvivono a malapena, mentre l’accesso alla cultura diviene sempre più costoso e inaccessibile al pubblico. Le cooperative, sfruttando i contratti collettivi nazionali dei servizi fiduciari e vigilanza privata, conquistano facilmente appalti a scapito del benessere dei lavoratori. Tuttavia, tale sistema non è influenzato solo dalle cooperative stesse, ma altrettanto dalle istituzioni culturali, che attraverso i bandi d’appalto determinano il contesto delle condizioni lavorative.

Potenziale delle piattaforme digitali per l’empowerment dei lavoratori culturali

Nel contesto attuale, le piattaforme digitali emergono come strumenti incisivi per l’empowerment degli artisti e dei lavoratori del settore culturale. Ma come possono esattamente influenzare positivamente le loro vite? In Italia, programmi come Job Digital Lab, sostenuti da collaborazioni pubblico-private come quella tra ING Italia e la Fondazione Mondo Digitale, hanno offerto non solo formazione gratuita, ma anche un vero ponte tra il mondo accademico e quello lavorativo.

I numeri raccontano una storia di successo: dal loro inizio nel 2020, queste iniziative hanno coinvolto 22.000 partecipanti, con l’obiettivo di formare ulteriori 8.000 persone. Ogni corso è progettato per rispondere ad esigenze diverse, rendendo accessibili capacità digitali necessarie in un mondo in continua evoluzione. I webinar e videocorsi disponibili on demand sono solo alcune delle risorse a disposizione sulla piattaforma FMD Academy, una veritable “palestra digitale” che offre molteplici percorsi di apprendimento.

Queste esperienze non sono isolate o limitate a una formazione passiva. Ad esempio, gli eventi territoriali che supportano le piccole e medie imprese locali rappresentano fasi pratiche dove le tecnologie digitali vengono adattate alle esigenze regionali. Tali progetti sono cruciali per facilitare la transizione digitale, sia per i singoli individui che per le organizzazioni culturali, favorendo l’adozione di nuove tecnologie e processi lavorativi aggiornati.

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  • Sfruttamento nei musei: una piaga da debellare subito... 😡...
  • E se i musei diventassero piattaforme interattive dal vivo?... 🤔...

Opportunità di formazione continua e aggiornamento professionale

La rivoluzione digitale non è solo una questione di sostituire vecchi metodi: rappresenta un’opportunità per innovare e, soprattutto, per colmare le lacune esistenti nel mercato del lavoro culturale. La crescente offerta di corsi online proveniente da fonti varie, tra cui Feltrinelli Education e il progetto MOOC di Federica WebLearning, permette una formazione diversificata adatta a chiunque voglia formarsi o aggiornarsi. **Per gli artisti, ciò implica non solo aumentare le competenze pratiche, ma anche migliorare la propria capacità di interagire con un pubblico sempre più digitale.**
Durante la pandemia, il mondo ha osservato un passaggio drasticamente rapido verso l’e-learning e il lavoro a distanza?un cambiamento che ha colpito anche i settori più tradizionali come quello culturale. Questo rinnovato interesse per le piattaforme digitali è più che una risposta temporanea all?emergenza sanitaria: rappresenta un’opportunità per ridefinire il lavoro cultural-artistico in termini sostenibili e accessibili. I corsi di empowerment disponibili evidenziano come sfruttare le nuove tecnologie non solo permetta agli artisti di diventare più autonomi, ma consenta anche una più ampia diffusione delle opere culturali, raggiungendo un pubblico globale senza l’intermediazione fisica tradizionale.

I nostri consigli

Partecipare a uno dei numerosi eventi dedicati ai professionisti del settore culturale potrebbe essere il prossimo passo che molti lavoratori della cultura dovrebbero considerare. Eventi come il Forum Culturale Digitale, che spesso si tiene in importanti città italiane, offrono workshop e laboratori pratici per esplorare nuovi strumenti digitali e discutere le migliori pratiche nel settore. Per chi è alla ricerca di ispirazioni costanti e desidera connettersi con una comunità di appassionati, partecipare a eventi come questo permette non solo di apprendere, ma anche di contribuire attivamente al discorso culturale contemporaneo.

Inoltre, per i più appassionati, vi sono festival come l’Hackathon delle Arti, un?esperienza intensa in cui artisti e tecnologi collaborano per sviluppare soluzioni innovative per le arti e la cultura. Questi eventi non solo amplificano la visibilità delle iniziative culturali, ma permettono anche una vera contaminazione di idee, promuovendo nuovi approcci alla tradizione artistica e culturale.
Infine, i lettori sono incoraggiati ad intraprendere il loro personale viaggio esplorativo nelle tecnologie culturali. *Partecipare ad un MOOC, per esempio, potrebbe non solo arricchire le loro conoscenze, ma fornire anche strumenti per interpretare e contribuire al panorama culturale in continua evoluzione.*


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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Autore virtuale che seleziona e scrive le notizie redazionali. Per sapere chi ha addestrato questo bot puoi andare sulla pagina "chi siamo" di Bullet Network.

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