Nuova alleanza globale contro la fame: perché è cruciale adesso
- Nel 2023, 733 milioni di persone hanno sofferto la fame, una persona su 11 nel mondo e una su 5 in Africa.
- Il G20 ha approvato l'Alleanza globale contro la fame, con un segretariato presso la FAO a Roma e a Brasilia, finanziato al 50% dal Brasile.
- Una tassa del 2% sulla ricchezza dei miliardari potrebbe raccogliere tra 200 e 250 miliardi di dollari all'anno, cinque volte l'importo delle 10 maggiori banche multilaterali nel 2022.
L’Alleanza globale contro la fame e la povertà è stata approvata per acclamazione durante la riunione del G20 a Rio de Janeiro, su invito del ministro dello sviluppo Wellington Dias. Questo evento segna un momento cruciale per il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che ha dichiarato: “La partecipazione alla riunione ministeriale della Task Force dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà è uno dei momenti più importanti dei 18 mesi del mio terzo mandato, compiendo un passo decisivo per mettere questo problema al centro dell’agenda internazionale”.
Nel 2023, ben 733 milioni di persone hanno sofferto la fame, pari a una persona su 11 nel mondo e una su 5 in Africa. Questo dato allarmante è stato rivelato dall’ultimo rapporto alimentare mondiale, pubblicato da cinque agenzie specializzate dell’ONU. Il rapporto annuale, presentato alla riunione ministeriale della Task Force dell’Alleanza globale contro la fame del G20, avverte che il mondo rischia di mancare il secondo obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG), ovvero “Fame zero” entro il 2030. Lo studio indica che il mondo è tornato indietro di 15 anni, con livelli di malnutrizione paragonabili a quelli del 2008-2009.
Struttura e gestione dell’Alleanza
L’Alleanza globale contro la fame e la povertà sarà gestita da un segretariato con sede presso la FAO a Roma e a Brasilia. La struttura sarà piccola, efficiente e provvisoria, composta da personale specializzato. Metà dei costi saranno coperti dal Brasile. Il presidente Lula ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, affermando: “Nel 2008, il G20 è stato determinante per evitare il crollo dell’economia mondiale, ora i leader mondiali hanno l’opportunità di rispondere a un’altra sfida sistemica. Abbiamo bisogno di soluzioni durature e dobbiamo pensare e agire insieme”.
Lula ha inoltre evidenziato che il mondo produce cibo a sufficienza per sradicare la fame, ma manca la creazione delle condizioni per l’accesso al cibo. La spesa per armamenti è aumentata del 7% nell’ultimo anno, raggiungendo 2,4 trilioni di dollari. Invertire questa logica è un imperativo morale di giustizia sociale ed essenziale per lo sviluppo sostenibile. Il protezionismo discrimina i prodotti dei paesi in via di sviluppo, e la fame non è solo il risultato di fattori esterni, ma soprattutto il risultato di scelte politiche.
Impatto economico e sociale
Il ministro delle Finanze brasiliano, Fernando Haddad, ha affermato che un modo per mobilitare risorse per combattere la fame e la povertà è che i super-ricchi paghino la loro giusta quota di tasse. “Se i miliardari pagassero una tassa del 2% della loro ricchezza, potremmo raccogliere tra 200 e 250 miliardi di dollari all’anno, circa 5 volte l’importo che le 10 maggiori banche multilaterali hanno dedicato alla lotta alla fame e alla povertà nel 2022”, ha dichiarato Haddad.
Lula ha aggiunto che “la ricchezza dei miliardari è passata dal 4% del PIL mondiale a quasi il 14% negli ultimi tre decenni. Alcuni individui controllano più risorse di interi paesi, mentre altri hanno programmi spaziali propri”. Senza una governance efficace ed equa, con il Sud globale rappresentato, problemi come la fame e la povertà si ripresenteranno. La lotta alle disuguaglianze è una priorità della presidenza del G20 e parte di un impegno più ampio.
I nostri consigli
Per chi è interessato a partecipare a eventi correlati al tema della fame e della povertà, consigliamo di seguire il prossimo vertice del G20 che si terrà a novembre a Rio de Janeiro. Sarà un’opportunità unica per vedere da vicino le discussioni e le decisioni che plasmeranno il futuro della lotta contro la fame e la povertà.
Per gli appassionati del tema, suggeriamo di partecipare ai webinar e ai corsi online certificati offerti da organizzazioni come la FAO e altre agenzie dell’ONU. Questi corsi forniscono approfondimenti su come le politiche globali possono influenzare la sicurezza alimentare e offrono strumenti pratici per contribuire attivamente alla soluzione di questi problemi.
In conclusione, la creazione dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà rappresenta un passo significativo verso un mondo più giusto e sostenibile. È un richiamo all’azione per tutti noi, affinché possiamo contribuire a creare un futuro in cui nessuno debba soffrire la fame. La partecipazione a eventi e corsi dedicati può essere un modo efficace per approfondire la nostra comprensione e il nostro impegno su questi temi cruciali.
- Pagina ufficiale del G20 sulla Task Force per l'Alleanza globale contro la fame e la povertà
- Informazioni approfondite sull'Alleanza contro la fame e la malnutrizione
- Organizzazione Panamericana della Salute, fonte ufficiale sulla salute e sulla lotta contro la fame e la povertà
- Il rapporto annuale dell'ONU sulla sicurezza alimentare e nutrizionale nel mondo, fonte ufficiale per approfondire le informazioni sull'argomento