Quali sono le nuove sfide e opportunità per i piccoli brand nella moda italiana?

Le fiere milanesi offrono un palcoscenico cruciale per il settore moda, con attenzione particolare a resilienza e rinnovamento per i piccoli e medi imprenditori.

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  • Circa 41.000 visitatori professionali, di cui il 45% provenienti dall'estero, hanno partecipato agli eventi.
  • La presenza di 2.090 brand, con il 47% provenienti dall'estero, sottolinea la portata internazionale delle fiere milanesi.
  • Focus su giovani designer come Daqingliu e Davii, che hanno introdotto capi fluidi con contaminazioni culturali tra oriente e occidente.

Le fiere milanesi dedicate alla moda, in corso a Fieramilano (Rho), rappresentano un momento cruciale per il settore, che sta attraversando un periodo di difficoltà. Nonostante la presenza di 2.090 brand, di cui il 47% provenienti dall’estero, la situazione per molti piccoli e medi imprenditori del fashion rimane complessa. Schiacciati tra lo strapotere dei grandi brand e il fast fashion, questi imprenditori cercano soluzioni per emergere e affermare le proprie linee.

Le manifestazioni in corso, tra cui Lineapelle, MICAM Milano, Milano Fashion&Jewels, MIPEL, The One Milano e Simac Tanning Tech, hanno dedicato le loro proposte alla “Legacy of Style”, un’eredità di stile che richiede iniziative di supporto concrete. Gli organizzatori hanno compreso che non è più solo il momento di fare festa, ma di affrontare temi cruciali per il settore attraverso talk, incontri e presentazioni di analisi e ricerche.

Sinergie e innovazione

La collaborazione tra le diverse fiere è stata uno degli aspetti più rilevanti di questa edizione. La contemporaneità degli eventi ha permesso di coniare il neologismo inglese “Greatify”, che significa rendere grande e più forte. Questo approccio ha rafforzato le singole manifestazioni, offrendo una visibilità più ampia e stimolando la domanda internazionale. Circa 41.000 visitatori professionali, il 45% dei quali provenienti dall’estero, hanno partecipato agli eventi, con una presenza significativa da Francia, Germania, Spagna, Grecia, Giappone, Cina, Kazakistan e Regno Unito.

Il desiderio collettivo di percepire le necessità del mercato e di utilizzare le nuove opportunità fornite dalla tecnologia è stato palese. Si punta a un rinnovamento dei meccanismi di produzione attraverso l’implementazione della digitalizzazione e delle innovazioni tecnologiche più recenti, pur mantenendo salde le radici artigianali.

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  • 😟 Piccoli brand ancora in difficoltà, ecco perché......
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Formazione e supporto ai giovani designer

Un altro punto di forza delle fiere è stata la formazione. Sono stati organizzati numerosi workshop e momenti didattici, coinvolgendo giovani e scuole, creando un ponte indispensabile verso il mondo del lavoro per le nuove generazioni. Particolarmente attesa è stata la sfilata di Mario Dice, che ha portato in passerella quaranta attrici del cinema e del teatro di tutte le età, lanciando un messaggio di consapevolezza di sé e liberazione dal conformismo.

Lineapelle ha rafforzato il sostegno ai giovani designer, con una nuova selezione di talenti internazionali come Daqingliu, giovane stilista cinese, e Davii, brand fondato dallo stilista brasiliano Fabiano Fernandes dos Santos. Questi designer hanno portato in scena uno street style iper-cromatico e capi fluidi con contaminazioni tra oriente e occidente, rispettivamente.

Unità di intenti e prospettive future

Le fiere della filiera della pelle hanno rappresentato anche un’occasione per rilanciare l’unità di intenti dopo le polemiche della scorsa primavera. L’uscita dei tessutai aderenti a SMI da Confindustria Moda aveva rischiato di vanificare gli sforzi per creare un’unica associazione forte nel comparto della moda e degli accessori. Tuttavia, dopo incontri con esponenti del nuovo governo di Confindustria, le problematiche sembrano essere state risolte, e la nuova Confindustria Moda è pronta a ripartire.

La trazione interamente femminile delle associazioni coinvolte, con manager e imprenditrici come Giovanna Ceolini (Micam), Claudia Sequi (Mipel), Fulvia Bacchi (Unic) ed Elena Salvaneschi (ceo di The One Milano), rappresenta un segnale positivo per il futuro del settore.

I nostri consigli

Per chi è interessato a partecipare a eventi correlati al mondo della moda, suggeriamo di non perdere la prossima edizione di “Milano Unica”, la fiera dedicata ai tessuti e agli accessori di alta gamma, che si terrà a febbraio 2025. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per scoprire le nuove tendenze e incontrare i principali attori del settore.

Per gli appassionati, consigliamo di seguire i webinar organizzati da “Fashion Tech Week”, un evento dedicato all’innovazione tecnologica nel settore moda. Questi webinar offrono approfondimenti su temi come la digitalizzazione dei processi produttivi e l’uso di tecnologie avanzate per migliorare la sostenibilità e l’efficienza delle aziende.

Partecipare a questi eventi non solo arricchisce la propria conoscenza del settore, ma offre anche la possibilità di fare networking con professionisti e appassionati, stimolando una riflessione personale su come la moda possa evolvere e adattarsi alle sfide contemporanee.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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